Tre mesi fa l’Inter sembrava avesse lo Scudetto in tasca, Simone Inzaghi veleggiava tranquillo al primo posto in Serie A. Adesso l’Inter non solo non ha il titolo in pugno ma è addirittura scivolata al terzo posto. Per molti è un mistero, ma per chi ha seguito Simone Inzaghi alla Lazio tutto ciò non rappresenta una novità
Questo non è un pezzo per dire che Simone Inzaghi è un allenatore scarso, continuo a credere che l’ex allenatore della Lazio sia un ottimo allenatore, ma come tutti gli esseri umano Simoncino ha oreggi e difetti. E su un difetto non è mai riuscito a migliorare. Inzaghi è uno che riesce sempre a fare benissimo nel girone d’andata, ha trasformato Dzeko da ex calciatore a nuovamente un attaccante di peso. Inoltre nelle finali Inzaghi vince quasi sempre, e la storia con la Lazio ci insegna che riesce a vincere le finali anche quando parte decisamente sfavorito.
Il limite di Simone Inzaghi è quello di non crollare puntualmente nel girone di ritorno. Negli anni alla Lazio questo è successo tutte le stagioni. La Lazio arrivava a febbraio fra le prime quattro e poi da febbraio in poi crollava in classifica perdendo punti contro tutte. Molti anti-Lotitiano più ottusi hanno sempre difeso Inzaghi dicendo che il problema era della rosa troppo corta. La Lazio non ha mai avuto uno rosa da Scudetto ma il vero problema era dell’allenatore che per 6 mesi si è affidato sempre ai soliti 12-13 giocatori spremendoli fino al massimo.
Poi quando i titolari erano cotti la Lazio iniziava a perdere partite, non solo contro le big, ma soprattutto contro le piccole. Ricordo sconfitte cocenti contro Lecce, Sassuolo, Udinese e via dicendo. Sicuramente la rosa della Lazio non era perfetta ma Inzaghi non dava spazio alle alternative, penso a Cataldi, Nani, Pedro Neto solo per citarne alcuni. Se passiamo all’inter questa scusa non esiste. Nessuno può discutere che la rosa dell’Inter non sia all’altezza e anzi secondo me è la più completa della Serie A.
L’inter di Inzaghi ha 11 giocatori che hanno giocato più di 2000 minuti, poi c’è il crollo. Matteo Damian, che alla Lazio sarebbe titolatissimo ne ha giocati appena 1600 circa 400 minuti in meno di Dumfries. Alexis Sanchez e Arturo Vidal appena più di 1000 minuti, mentre Correa, Gagliardini e Vecino sono intorno ai 500 minuti. E’ evidente che Inzaghi ha sfruttato al massimo gli 11 titolari e pochissimo le riserve. Così, come succedeva ogni anno alla Lazio, i titolari arrivano a Marzo letteralmente cotti mentre le riserve sono senza ritmo partita perché fino a febbraio non hanno praticamente mai giocato.
Vi ricordate i fine stagione di Luis Alberto stremato, non in grado di fare nulla? Ecco Barella è nella stessa situazione. Non è un caso che a febbraio l’Inter non abbia vinto neanche una partita. Dal 1 Febbraio l’inter su 10 partite, comprese le Coppe, ne ha vinte 3, una in Coppa Italia contro la Roma, l’altra, inutile, contro il Liverpool in Champions e poi in Serie A contro la Salernitana. Nel frattempo ha perso in casa contro il Sassuolo, pareggiato contro il Genoa e Torino. Un percorso da metà classifica.
Purtroppo Simone Inzaghi non è mai riuscito a crescere da questo punto di vista, e sorprende visto che all’Inter ha una rosa di gran lunga migliore di quella che aveva alla Lazio. Adesso lo Scudetto che sembrava in tasca con l’Inter sembra lontanissimo e la situazione si complica terribilmente. Chissà se Simone Inzaghi imparerà questa lezione. Ripeto, Inzaghi è un ottimo allenatore ma non è perfetto, e questo difetto rischiara di frenare la sua ascesa.