Irlanda-Italia 0-0 il problema della Nazionale

L’Italia fallisce la qualificazione al Mondiale, dovremmo andare a fare gli spareggi. In molti si interrogano: cosa è successo alla Nazionale che pochi mesi fa vinceva l’Europeo? Secondo me la risposta è chiara. Questo gruppo è composto da buoni giocatori, ma non c’è un campione. La Francia ha Pogba, Mbappe, la Spagna può non convocare Luis Alberto che da noi sarebbe titolarissimo, l’Inghilterra ha dei giovani fortissimi come Foden. Noi abbiamo Chiesa, Berardi e Insigne. Giocatori forti ma nessuno al livello di quelli citati sopra. Nessuno.

In più abbiamo un centrocampo che crea pochissimo. Anni fa avevamo Pirlo, Del Piero e Nesta adesso abbiamo Chiesa e Berardi. Giocatori forti ma nessuno che sa essere decisivo nei momenti chiave. A questo aggiungiamo assenze importanti come Immobile e Verratti. Neanche loro sono dei campioni, ma il primo è l’unico che segna, il secondo è l’unico che verticalizza.

Agli Europei c’erano qui no. La differenza si è vista. Ma non è solo questo il problema. La Nazionale si è “montata la testa”. Dopo l’Europeo pensavamo di essere forti o i più forti. In realtà non lo siamo, ma ci sappiamo esaltare nei momenti difficili. All’Europeo eravamo poco considerati, quasi snobbati. Questo ci ha dato forza, questo ci ha dato gli stimoli per fare bene. Quando l’Italia è poco considerata o è sfavorita diamo il meglio. Questo gruppo ha tirato fuori il meglio, senza dimenticare le parate di Donnarumma.

Mentre gli inglesi si sentivano già campioni d’Europa l’Italia ha tirato fuori le unghie e lottato contro una squadra più forte ma presuntuosa. Adesso i presuntosi siamo stati noi. Pensavamo di essere i più forti, di poter vincere senza giocare. E la realtà ci ha risvegliati.

Noi non abbiamo campioni, non abbiamo il fenomeno, abbiamo buoni giocatori che insieme possono fare bene, ma devono dare il massimo ed essere meno presuntuosi. Chiesa è un giocatore forte, ma non può vincere da solo. Deve passare la palla e giocare con il resto della squadra. L’Italia segna poco, pochissimo, e il problema non è Ciro Immobile. Nelle ultime partite anche un cieco lo avrebbe capito. Kean, non pervenuto, Raspadori ancora acerbo, Belotti non è all’altezza. Le occasioni per l’Italia arrivano con il contagocce, segnare non è facile, Immobile è l’unico che ci riesce.

Adesso agli spareggi ci vuole umiltà, da parte di tutti, anche da parte di Mancini che da mesi dice che ci qualificheremo sicuramente. Se continuiamo così non ci qualificheremo, se torneremo “cattivi” come agli Europei invece ci riusciremo.

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