Torniamo sulla Superlega Europea è proviamo a spiegare perché non era la soluzione a tutti i mali del calcio. Purtroppo infatti in Italia i tifosi di Juve, Milan e Inter e molti giornalisti sportivi ancora sostengono che la Superlega sarebbe stata la soluzione del problema, mentre ironicamente in Inghilterra sono tutti contrari e anzi, tifosi dell’Arsenal e dello United vogliono le dimissioni dei dirigenti ideatori della Superlega.
Il calcio è in uno dei momenti forse più critici di sempre, il futuro del nostro sport è a rischio, la realtà però è che la Superlega non avrebbe risolto il problema. In Italia parliamo di soldi, ma i soldi sarebbero solo la conseguenza non la soluzione del problema. Per questo dare 100 o 300 milioni a Juve o Milan non avrebbe risolto il problema del calcio ma al massimo solo ucciso la Serie A. Uno dei punti cardine della SuperLega è quello di garantire più volte partite di cartello, come Barcellona-Real Madrid, anziché dare spazio a Spezia-Parma. Molti credono che facendo disputare 3,4 volte il Super Clasico i problemi del calcio si risolverebbero. Ma è così?
L’errore è quello di non comprendere il problema del calcio. Il problema che non riguarda solo il calcio ma tutti gli sports è la Gen Z. La Gen Z sono quelli nati dopo il 1997 e prima del 2012. Perché sono il problema del calcio? Semplicemente perché la Gen Z non segue lo sport. Il 47% della Gen Z si dichiara non appassionati di calcio contro il 37% dei maggiorenni. Il 50% dei millennials guarda almeno un evento sportivo alla settimana, i Gen Z meno della metà. Questo è il problema.
Quindi se faccio vedere alla TV più volte un big match come Barcellona-Real Madrid il problema si risolve? No, e vi spiego il perché. L’ultima volta che hanno giocato il Super Classico, un paio di settimane fa c’era anche la LEC. Per molti dei maggiorenni la LEC è uguale al nulla cosmico, per i Gen Z invece no. La LEC è la League European Champions di League of Legends. La LEC non è neanche il campionato più seguito di League of Legends, diciamo che la LEC può essere paragonata alla Europa League di LOL (abbreviazione di League of Legends). Il 35% della Gen Z si dichiara appassionato di eSports (ne parleremo più approfonditamente un’altra volta)
Nonostante questo la finale ha avuto 831.000 spettatori in diretta. Numeri inferiori a Barcellona-Real Madrid, ma la Gen Z ha guardato più questa sfida che el classico. Soprattutto, perché un Gen Z che non ha interesse nello Sport dovrebbe adesso guardare Barcellona-Real Madrid? Perché c’è 3 volte all’anno? Perché adesso il Barcellona si è comprato tutti i giocatori più forti? No, ovviamente no, al 45% della Gen Z che non segue il calcio non interessa. AL 35% appassionati di eSports come li convinci a non vedere la LEC e guardare il classico? Ho provato a dire a mio figlio di guardare la partita insieme lui mi ha risposto “c’è G2 contro Rogue (la semifinale di LEC) mi guardo quella”.
Questo è il problema che Agnelli e Perez non capiscono, così come molti giornalisti italiani. Non sono i soldi o il fatto che la partita si giocherà più spesso a portare la Gen Z a guardare partite di calcio. Non diventano appassionati di calcio solo perché giocano 3 volte o perché la partita è spettacolare, e poi spettacolare perché? Per noi magari ma non per loro. Anche perché il problema non riguarda il calcio ma tutti gli sport. quindi non è un problema di Spezia-Crotone, perché il problema riguarda la NFL, la NBA, la F1, riguarda tutti gli sport.
Come spesso accade gli americani sono avanti. Loro non affrontano il problema parlando di soldi. Anche perché noi possiamo creare questa Superlega dare alla Juve 300 milioni di euro, quando fra 5 anni le TV o anche Youtube o dove trasmetteranno queste partite che l’audience non sale ma anzi decresce, torneremo alla situazione di prima, ma con 5 anni di ritardo. Negli Stati Uniti l’approccio preso per risolvere il problema è completamente diverso. I soldi servono, intendiamoci, ma non sono la soluzione. Il problema è portare la Gen Z a guadare lo sport. Come hanno fatto gli Americani?
Due esempi, il primo riguarda la NFL. Una partita dei playoff è stata trasmessa su Nickelodeon, uno dei canali preferiti della Gen Z. Non solo, quando segnavano un touchdown la End Zone veniva ricoperta di Slime (se non sapete cosa sia chiedete ai vostri figli) digitalmente e vi erano vari effetti cartoon per rendere il prodotto più appetibile alla Gen Z. Per i puristi del football americano uno schifo, per la Gen Z è stato un successo. Altro esempio, ESPN e Marvel hanno fatto una partnership. Golden State Warriors vs. New Orleans Pelicans del prossimo 3 maggio sarà un evento unico. Infatti ci sarà un “crossover” fra Avengers e NBA. Infatti un promo presenterà questa gara, gli Avengers stanno combattendo un nuovo attacco alieno e per vincere dovranno reclutare altri Avengers che in questo caso saranno i 3 migliori giocatori delle due squadre in questa “Arena of Heroes”.
Il giocatore che totalizzerà il maggior numero di Marvel Hero points vincerà la sfida e diventerà un nuovo avengers. I punti si otterranno facendo canestro, prendendo rimbalzi e facendo assist, mentre sbagliando canestri o tiri liberi o perdendo palla si perderanno punti. Ovviamente questo non conta per il risultato finale della partita. Ma sapendo che la Gen Z adora i film Marvel questo dovrebbe essere un successo.
Niente soldi, niente superlega, solo idee per coinvolgere la Gen Z. Gli americani affrontano il problema “seriamente” mentre noi parliamo di soldi e superlega. Gli americani sono avanti in questo, noi invece pensiamo che fare giocare 10 volte Barcellona-Real Madrid anziché Lazio-Parma spingerà uno che non segue il calcio magicamente di diventare appassionato. Questo è il problema.