Maurizio Sarri dopo l’umiliante sconfitta in Olanda ha dato la colpa alla rosa corta. “Non abbiamo la struttura per tre competizioni” ha dichiarato l’allenatore biancoceleste. Ma cosa vuol dire? Un conto è dire che la rosa della Lazio non è all’altezza della Champions League, un conto è dire non è all’altezza di tre competizioni. Dipende tutto dalle competizioni che affronti. Non credo serva un fenomeno per andare avanti in Conference League, serve impegno.
Siamo onesti, la Lazio doveva battere l’AZ anche senza Immobile, questa è la verità. Il problema è che mentre l’AZ ha giocato la partita come se fosse una partita di eliminazione diretta, la Lazio l’ha giocata come se fosse una amichevole estiva, e la differenza si è vista. Il problema non è la rosa è l’impegno. E questo parte dall’alto, Maurizio Sarri sabato scorso ha mandato un messaggio sbagliato “Se devo scegliere meglio il Derby”. La Lazio non deve scegliere, bisognava vincere tutte e due. Invece Sarri ha scelto e lo ha fatto capire chiaramente ai giocatori.
E in campo si è visto. Una Lazio spenta e il turnover centra poco o niente. Dice che è un problema di rosa, la Lazio ha raggiunto 2 volte i quarti di finale in Europa nella gestione Lotito, l’ultima nel 2017-2018. Andate a vedere quella rosa, non era sicuramente migliore di questa, anzi.

Senad Lulic giocava sempre perché non c’erano alternative. Le riserve a centrocampo erano Murgia, Di Gennaro e Crecco. Marusic era sempre infortunato e in difesa Cacares fu un disastro. La differenza era che quella Lazio aveva “voglia” di andare avanti in Europa, questa zero. Non solo, tutte le italiane hanno schierato i titolari, la Lazio le riserve, era una partita da vincere, perchè non hai messo i migliori a disposizione?
Intendiamoci, per me si poteva e si doveva vincere con Cancellieri e Marcos Antonio titolari, ma Sarri non doveva dire sabato scorso, puntiamo la derby. A quel punto poteva giocare anche Messi, eri già sicuro che la Lazio avrebbe perso comunque. Per ulteriore conferma, ecco l’11 iniziale che vinse 4-2 contro il Salisburgo nell’andata dei quarti di finale di Europa League, poi ditemi se era una formazione migliore di quella attuale

Giocavamo con Basta esterno destro, eppure abbiamo vinto 4-2. C’era Strakosha in porta che tanti di voi criticavano, eppure siamo arrivati ai quarti. Solo un incredibile blackout non ha permesso a quella Lazio di arrivare in semifinale. Ma sfido chiunque a dirmi che quella rosa era meglio di questa.
La realtà è che ormai da anni, anzi dal 2018, la Lazio affronta l’Europa League con nessuna voglia di andare avanti, come se fosse una rottura di scatole, un impegno che purtroppo non puoi evitare ma che vuoi fare terminare il prima possibile. La colpa parte anche dalla società che manda sempre il messaggio sbagliato, da Lotito a Tare, la competizione europea è uno strazio, un obbligo che purtroppo bisogna fare. Ma non ho mai sentito Lotito dire “Voglio vincere l’Europa League”. Lotito parla di Scudetto, mai di Europa.
Purtroppo la colpa è anche del tifoso, che diserta l’impegno europeo ma c’è sempre in campionato. In Europa quest’anno abbiamo una media di 12.000 spettatori, ridicolo. Molti dicono “Ma alle 18;00 è un casino andare allo stadio” La Roma alle 18 fa tutto esaurito, noi siamo in 8000. La realtà è che al tifoso non interessa l’Europa League. Il motivo lo ignoro visto che è dal 2000 che la Lazio non vince nulla in Europa.
Abbiamo fatto 3 finali europee, a me non sembrano proprio un risultato sfavillante, ma il tifoso medio evidentemente non la pensa come me e il giocatore lo nota e non trova la stessa motivazione. Attenzione, la colpa principale non è del tifoso ma del giocatore, ma giocare con lo stadio pieno aiuta. E cosi registriamo invece l’ennesima figuraccia europea e puntiamo tutto sul quarto posto, convinti che questa eliminazione favorirà la Lazio. Spero abbiate ragione, ma io non capisco perchè delle squadre italiane la Lazio è l’unica a dover scegliere le competizioni e le altre no.
Subscribe to our newsletter!