Libor Kozak il bomber d'Europa

Ci sono quei giocatori non belli da vedere ma efficaci. Attaccanti che magari sembrano goffi in campo ma sanno essere letali. Ecco Libor Kozak era così, non bello o tecnico, ma alla Lazio è stato spesso decisivo.

L’attaccante ceco sbarca alla Lazio nel 2008/2009 ma non viene inserito nella prima squadra ma nella Primavera. Qui Kozak si mette subito in mostra segnando gol pesanti. L’anno dopo viene promosso in prima squadra dove gioca solo 3 partite. Per lui non c’è spazio per cui viene girato l’anno successivo al Brescia, in Serie B. Kozak gioca e segna il suo primo gol in Italia, il Brescia viene promosso e lui torna alla Lazio. C’è Edy Reja in panchina che non è un allenatore famoso per lanciare i giovani, ma Kozak quando entra si fa sempre trovare pronto. Alla prima presenza regala l’assist alla seconda presenza segna il 2-0 contro la Fiorentina, nulla di speciale, un tap in su una respinta corta di Frey. 

Ma questo è Kozak, pronto a punire ogni minimo errore. Nella Seconda parte del campionato gioca di più segnando una doppietta contro la Fiorentina e chiudendo con 7 goal e 3 assist. L’anno successivo gioca poco ha un problema che lo limita ad inizio campionato ma finisce bene con 2 goal nelle ultime 2 partite contro Atalanta e Inter.

L’anno dopo arriva Petkovic e le cose cambiano, in campionato Libor gioca poco, solo 5 da titolare, ma in Europa League è lui il centravanti. E Kozak in Europa League diventa devastante. Doppietta nella fase di qualificazione. Nel girone altri due goal ma è nella fase ad eliminazione diretta dove Libor si esalta. Contro il Borussia monchengladbach Kozak realizza una doppietta, in una partita assurda, condizionata anche da un due rigori generosi regalai ai tedeschi. Sul 3-2 per il Borussia al 94’ Kozak regala alla Lazio il 3-3. Ah in porta nel Borussia certa un certo Ter Stegen.

Ma Kozak non si ferma, agli ottavi la Lazio incontra un’altra squadra tedesca, lo Stoccarda. All’andata, in Germania la Lazio vince 2-0, al ritorno all’Olimpico c’è il Kozak show. Libor segna due goal in due minuti, al 6’ e all’8’ poi allo scadere mette a segno la tripletta. Purtroppo la Lazio di Petkovic uscirà ai quarti contro il Fenerbahce in una partita condizionata dall’arbitraggio.

Nonostante l’eliminazione Kozak chiude come capo cannoniere della competizione. Purtroppo in Serie A Kozak non può più giocare dopo quello successo l’anno prima in un Milan-Lazio dove il ceco infortunerà due giocatori rossoneri e verrà additato da Galliani come Killer. Quelle parole condizionano gli arbitraggio e ogni volta che Kozak fa un contrasto gli viene sempre fischiato fallo contro. Ma la buona prova in Europa League porta offerte importanti. La Lazio e il giocatore capiscono che in Italia non può giocare e lo vendono all’Aston Vila. 

Kozak parte bene il calcio inglese è adatto alle sue caratteristiche, ma la sfortuna è dietro all’angolo. Come per un altro ex laziale, Gigi Casiraghi, un bruttissimo infortunio chiuderà virtualmente la sua carriera. Frattura scomposta di tibia e perone. Kozak resterà a lungo fuori e quando torna non è più lui. Libor lascia l’Inghilterra ma non trova molta fortuna.

Un giocatore che ho amato perché quando entrava la buttava sempre dentro, Libor Kozak sarà sempre ricordato dai laziali, per quella tripletta al Borussia e perché è stato il capocannoniere di Europa League con la Lazio.

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